sabato 3 maggio 2014

Il Comune che vorrei

Quando ho scelto di esserci, è stato per dare a mio figlio l'opportunita di vivere in un Comune migliore

Un Comune dove i cittadini siano gli attori e i politici al servizio, un comune senza le chiavi alle porte e dove il Sindaco sia davvero il primo tra i cittadini, uguale agli altri, in mezzo agli altri e viva fuori dal palazzo del Municipio, in mezzo alla gente ad ascoltare i problemi con l'attenzione necessaria. 
Un Comune dove le consultazioni vengano fatte da un Consiglio allargato, dove la popolazione venga sempre consultata attraverso il meccanismo dell'assemblea pubblica ogni volta che ci siano da prendere decisioni che influiscono direttamente sulla comunità, prima di aver già deciso tutto.
Vorrei un Comune dove un Assessore sieda almeno una volta al mese a pranzo con gli alunni delle scuole, che controlli e approvi personalmente la chiusura di un lavoro pubblico, che sieda combattivo al tavolo dell'Expo o in qualsiasi altra occasione inerente il nostro territorio. 
Vorrei un Comune dove l’ascolto dei bisogni venisse al primo posto, dove ci si compiacesse meno di ascoltare la propria voce e si prestasse più attenzione alle parole degli altri.

Io forse sono un sognatore, ma vorrei che per un istante chiudeste gli occhi e che questo sogno fosse anche il vostro, e poi... poi vorrei che ci deste la possibiltà di realizzarlo... 

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